Il Test è applicabile solamente alle autoclavi munite si sistema di espulsione dell'aria tramite pompa del vuoto. In sostanza solamente le autoclavi progettate e costruite per sterilizzari corpi cavi del tipo "A" possono superare l'Helix Test.
Il test consiste di introdurre un'indicatore chimico all'interno di una provetta sigillata collegata ad un tubicino calibrato di lunghezza di 1,5 mt. (deve essere un modello approvato!) Attraverso questo tubicino, nelle fasi di vuoto deve essere estratta tutta l'aria e successivamente deve poter entrare l'agente sterilizzante, il vapore. La permanenza dell'agente sterilizzante a contatto con l'indicatore chimico per il periodo stabilito, provoca la variazione cromatica dello stesso.
Normalmente le autoclavi moderne hanno un ciclo standardizzato per l'esecuzione di tale ciclo.
Non è sbagliato, ma anzi, consigliato (anche dall'Ufficio Igene della Provincia Autonoma di Bolzano) di eseguire il test ogni qual volta venga eseguito un ciclo di classe B. Tale sistema oltre ad essere economico, è il più efficae per determinare la presenza di vapore insaturo o di bolle d'aria all'interno della camera dell'autocalve.
L'utilizzo dell'Helix Test ad ogni cilo di sterilizzazione assicura:
Nelle autoclavi in grado di effettuare cicli di classe "B" e di Classe "S" è la prova che il ciclo è stato impostato come ciclo di classe "B".
Allegato al registro di sterilizzazione al posto dell'integratore biologico, od in sua aggiunta, consente di dimostrare la corretta esecuzione del ciclo, unitamente al report emesso dall'autoclave.
Ricordiamo in questo frangente che esiste una responsabilità giuridica nei confronti del danno presunto, in caso di controversia è necessario essere in grado di dimostrare che nel proprio studio vengono adottati tutti i sistemi e le procedure a disposizione per far si che ciò non avvenga.
Dopo tutti gli interventi di manutenzione e riparazione bisogna verificare che il tecnico esegua un Helix Test, un Vacum Test e le verifiche di sicurezza elettrica.